vittorio polito
giornalista pubblicista scrittore
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Ill premio Giovi 'Città di Salerno', pubblicato su www.giornaledipuglia.com
Il prestigioso premio “Giovi – Città di Salerno” 2014 è andato ancora una volta ad un libro edito da Levante, ‘Puglia mitica’, curato da Francesco De Martino (2012). Le circa milletrecento pagine scandagliano da cima a fondo i miti che poeti, scrittori e artisti pugliesi hanno messo al centro delle loro opere nel corso dei secoli.  Manca un Museo del Mito in Puglia, come forse manca in generale nel mondo intero. Ma se ci fosse De Martino sarebbe la persona giusta ad inaugurarlo per l’amore che ha mostrato in tanti anni per i miti antichi.
Prima di parlarvi del libro, che mi ha visto orgogliosamente fra i protagonisti e per questo non mi citerò, voglio spendere due parole per questa magnifica iniziativa istituita nel 2000 ad opera dell’Associazione Culturale ‘I CASTELLANI’ di Giovi-Salerno con la supervisione scientifica del Centro Internazionale di Etnostoria di Palermo. Il presidente del premio è la prof.ssa Eva Avossa, una signora della cultura italiana che fa onore non solo alla sua regione, ma all’ITALIA che lavora e produce.
Ho avuto modo di parlare in periodi diversi con due autori di Levante premiati negli anni passati: i prof. Pietro Santamaria e Manuel Losada Goya, i quali hanno avuto parole di sincera ammirazione per tutta l’organizzazione e la bellezza del soggiorno organizzato. Splendida la serata della premiazione arricchita da uno spettacolo di livello culturale - come sono freddi quei premi in cui si riceve il riconoscimento, foto e tutti a casa! - e dopo la cena di gala un giro per la città per visionare le artistiche luminarie per cui Salerno è famosa nel mondo. Losada, estasiato da tanta bellezza, rimase una settimana in più in vacanza a Salerno e tornato in patria ha spinto tanti amici a venire nel posto che lo aveva stregato; lo stesso Santamaria lo scorso anno ha trascorso, con tanti amici di Mola di Bari, il fine anno a Salerno. La CULTURA è anche questo: per ora il nostro PAESE la tratta bene a parole, la prof. AVOSSA, assistita dal suo gruppo, la mette in pratica da anni con innegabile successo.
Ho pregato l’editore Levante di inviare anche i miei libri a questo premio e speriamo che Gianni Cavalli, anima errante e pensante dell’editrice, mi ascolti... lui che si prodiga in continuazione e con generosità anche per coloro che non pubblicano con lui, ma che secondo il suo personale e ‘originale’ criterio di giudizio meritano la visibilità. Torniamo a Puglia Mitica.
Il volume offre un mosaico impressionante genere per genere. L’epica mitologica pugliese conta cinque tra poemi e poemetti: due dell’Ottocento, ‘Diomede in Puglia’ di Casimiro Perifano e ‘L’Atlantide sommersa’ di Giovanni Ferrucci, e tre del ’900, ‘La uerre di Troia’ di Giovanni Panza, ‘Il giorno di Carbina’ di Italo Interesse, sul saccheggio di Carovigno ad opera dei Tarantini, e l’interessantissimo ‘Bacco in Puglia’ (1929) del colonnello Giovanni Gabrielli, modellato sul ‘Bacco in Toscana’ di Francesco Redi. Nella ventina tra romanzi e racconti spiccano il romanzo satirico-dialettale ‘Da Adàme ad Andriòtte’ di Domenico Triggiani e Rosa Lettini e ‘Le figlie di Federico’ di Enzo Quarto. Stimolato dal volume anche Felice Alloggio, da me indirizzato a pubblicare presso Levante, sta scrivendo racconti mitologici, fra i quali il più originale si intitola ‘Quanne Zeùsse passò da Bare’.
La lirica – studiata da Daniele Maria Pegorari - vanta una quarantina di poeti tra i quali Michele Coco e Cristanziano Serricchio. Pochissime le poetesse tra le quali primeggia Santa Fizzarotti Selvaggi, di cui Levante ha pubblicato in questi giorni un libro dal titolo ‘La mia anima’, che si avvale della dotta prefazione dell’inesauribile De Martino. Oltre 75 gli autori di teatro, il genere di punta di ‘Puglia mitica’, anche perché include autori del calibro di Ricciotto Canudo, Eugenio Barba, Michele Saponaro (è sua anche una dimenticata ‘Antigone’), Mario Massa con ‘L’osteria degli immortali’, che ha tra i personaggi anche Socrate e Nerone, e Luigi Chiarelli, autore di ‘Enea come oggi’ (1938), Vincenzo Capruzzi, Vito Carofiglio con ‘Medea nova’ e Enrico Bagnato cultore del teatro metastorico e specialista nei drammi brevi. Tra i testi più interessanti ci sono la ‘Capasedde’ di Giovanni Panza, una rarissima farsa mitologica sul mito di Pandora, e la commedia musicale ‘Donne al potere’ di Domenico Triggiani. Al teatro musicale appartiene ‘L’anello di Egnazia’ di Enzo Quarto con la musica del Maestro Giovanni Tamborrino.
Circa 130 sono gli artisti mitologici di Puglia: da Nicola Abbamonte, autore di una ‘Medea’ nel 2004 e di un ‘Vello d’oro’ nel 2005.  Fra le circa 40 donne presenti mi piace ricordare la geniale e fantasiosa Pieranna Terzi e l’amica, famosa di suo e non  perché mi ha permesso per la copertina del quarto libro l’utilizzo di un suo stupendo collage in legno e tecnica mista dal titolo ‘San Nicola a cavallo del gallo Barium’, Anna Maria Di Terlizzi autrice di una Penelope in legno che mette i brividi solo a contemplarla.
Arte speciale è il cinema mitologico pugliese, per il quale rappresentante unico è Nico Cirasola, il Fellini di Puglia, col film ‘Da do da’, un anti-capolavoro, escluso, ma proprio per questo non passato inosservato a Cannes. Suo è anche l’episodio ‘Stonde, stonde, le ortiche di Seneca’ nel film ‘Corsica!’ di Pasquale Squitieri, visto solo a Venezia nel 1991 ed è perciò quasi inedito.
Il merito del volume è anche quello di attirare l’attenzione sulla storia mitica e sui luoghi mitici di Puglia, come Manduria col re Archidamo, morto combattendo intorno alle sue mura, Canne con la vittoria di Annibale e Ascoli Satriano con la proverbiale vittoria di Pirro ed anche Egnazia, la Pompei di Puglia.
Il volume è un pozzo di San Patrizio ed è anche, come nella tradizione Levante, riccamente illustrato. Splendida è l’immagine di copertina, che riproduce il sublime affresco sulla volta del salone del Circolo Unione di Bari, il ‘Trionfo delle Muse’ del grande Raffaele Armenise.
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