vittorio polito
giornalista pubblicista scrittore
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Teresa Gentile ed il suo Scrigno di emozioni    pubblicato su: www.giornaledipuglia.com
Mi è stato fatto dono della bellissima Antologia del Salotto culturale “Palazzo Recupero” di Martina Franca: “Scrigno di emozioni”, curato da Teresa Gentile (Artebaria Edizioni).

L’Antologia si avvale della prefazione di Ana Stoppa, amica brasiliana di Teresa, poetessa, ambientalista, promotrice di incontri interculturali ed attiva protagonista di storie di amicizie, umanità, spesso ospite del “Salotto” e della bella Martina Franca, una delle perle della Valle d’Itria. La prefatrice scrive di Teresa Gentile «È testimonianza credibile di amicizia, fa avvertire il vibrare di certezza della sua voce ogni volta che pronuncia la parola ‘pace’ o parla di amore fraterno di solidarietà, di perdono e fa comprendere a ognuno di noi, con il suo stesso esempio di vita, che siamo in realtà una piccola scintilla di amore di questo universo». Come detto, nel volume sono trattati molti argomenti: poesia, arte, fede, dialetto, integrazione, compreso, nonché di poeti, scrittori, giornalisti, insegnanti, proprio uno scrigno di quelli da conservare amorevolmente utilizzando di tanto in tanto le ‘gioie’ che contiene, e sono tante.

Teresa Gentile, giornalista ed ex insegnante, una speciale persona che dirige il “Salotto culturale Recupero” di Martina Franca, molto volitiva e grande organizzatrice di eventi culturali, ha curato con grande passione il volume citato, nel quale si parla di Iridescenze italo-brasiliane, di poesia, di arte tra realtà, speranza e fede, armonie che inneggiano la vita, di iridescenze editoriali, tra le quali spunta “San Nicola e il dialetto barese” (Levante Editori), ed altro.
Nella introduzione la curatrice scrive, tra l’altro, che «Il fuoco della condivisione di emozioni è l’unico capace di porre in fuga i fantasmi della notte. Quei fantasmi che ci ripetono in modo ossessivo che non esiste più l’umanità, che non esistono più le stagioni, ma esiste solo il gelo dell’inverno e il nero di ogni perdita di rispetto di salute, di amicizia, di lavoro, di speranza, di fertilità, di cultura, di vita. Tu che leggi, non credere a questi fantasmi: la verità è solo il tempo della vita da alimentare con energia positiva e i fantasmi della notte fuggiranno accecati da tanta luce intessuta da emozioni da condividere».

Il volume si conclude con la dolcissima poesia di Ana Stoppa “Supplica per la pace”

che sintetizza l’auspicio, condiviso, di pace sopranazionale basato sulla fede e sull’amicizia reciproca, desiderio quotidiano per rendere percorribile un ponte d’amore e di comprensione tra anime.
La supplica che segue dovrebbe essere letta soprattutto da chi regge i fili delle sorti della nostra Terra e dagli stessi popoli, dal momento che è un invito finalizzato a meditare ed ad esortare tutti alla pace, al perdono ed all’armonia.
Un sentito grazie a Teresa Gentile e Ana Stoppa ed a tutti coloro che collaborano al Salotto culturale “Palazzo Recupero”ed a quelli presenti nell’Antologia.

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